Cos'è il Cecubo? Quali sono le sue origini? Con quale vitigno viene prodotto? Sono solo alcune delle domande alle quali la nuova pagina facebook "Sulle strade del Cecubo" vuole trovare delle risposte.
Chiunque per passione o per lavoro abbia avuto la possibilità di avvicinarsi al mondo del vino, una materia viva, capace di trasmettere emozioni e di coinvolgere animo e sensi non può non voler approfondire le proprie conoscenze riguardo i numerosi vitigni autoctoni dislocati su tutto il territorio nazionale.
Intanto chiariamo un punto: il Cecubo non è un vitigno, ma è un territorio! Se ne trova documentazione storica precisa all'interno dei Musei Vaticani, dove visibile a tutti è la mappa che individua l'Ager Caecubum, nella regione Lazio, a sud della provincia di latina nella zona di Itri, Fondi e Sperlonga.
Chiunque per passione o per lavoro abbia avuto la possibilità di avvicinarsi al mondo del vino, una materia viva, capace di trasmettere emozioni e di coinvolgere animo e sensi non può non voler approfondire le proprie conoscenze riguardo i numerosi vitigni autoctoni dislocati su tutto il territorio nazionale.
Intanto chiariamo un punto: il Cecubo non è un vitigno, ma è un territorio! Se ne trova documentazione storica precisa all'interno dei Musei Vaticani, dove visibile a tutti è la mappa che individua l'Ager Caecubum, nella regione Lazio, a sud della provincia di latina nella zona di Itri, Fondi e Sperlonga.
Questo documento rappresenta il punto di partenza di una ricerca che condurrà a delle scoperte molto interessanti. In tutto il litorale del sud pontino, meglio noto come Riviera di Ulisse, possiamo trovare tracce di un passato che nel corso dei secoli ha tramandato la sua testimonianza in diversi punti d'interesse storico e naturalistico.
Il Mausoleo di Lucio Munazio Planco a Gaeta, il Museo Archeologico e la villa dell'imperatore Tiberio a Sperlonga, la via Appia, le cisterne romane, le terme, il Tempio di Giano, le peschiere, i criptoportici e la villa del cavaliere Mamurra, la Tomba di Cicerone nel comune di Formia (solo per citarne alcuni).
Fonti storiche narrano che il vino cecubo durante l'epoca dell'Impero Romano, fosse talmente apprezzato e richiesto soprattutto dai patrizi e dai Pontefici che non si riuscisse a soddisfarne il fabbisogno!
Lo stesso poeta Orazio riguardo i vini Cecubi si esprime con queste parole:
"Si berrà l'erede di te più avveduto e i vini Cecubi che hai indarno nascosto sotto cento chiavi e tingerà il pavimento di un vino superbo e schietto, superiore a quello delle cene dei Pontefici". Orazio, Ode II.
Certo il vino che si beveva ai quei tempi era ben diverso da quello che conosciamo oggi; la natura dei vitigni, le tecniche di coltura e di vinificazione non perfezionate, la bollitura cui veniva sottoposto ai fini della conservazione, davano luogo a liquidi densi e sciropposi, di alta gradazione, quasi sempre di sapore dolce.
Questo tipo di vino conobbe con i Romani un vero successo e i vigneti vennero impiantati in tutti i territori conquistati.
Siamo solo all'inizio ma continueremo a cercare...
Di molte altre curiosità ed eventi vi terrò aggiornati prossimamente....in alto il calice e Prosit!